Classica 2021

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Classica 2021

Veruno Classica – Domenica 19 settembre 2021 – ore 21:00 Forum 19 in via Roma 8, Gattico Veruno (NO)
Orchestra del Settembre Musicale Verunese – direttore Alessandro Maria Carnelli 
 
Programma:
 
Wolfgang Amadeus Mozart – Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra – solisti Stefano Raccagni e Lorenzo Lombardo 
 
Ludwig van Beethoven – Sinfonia n. 2 – Orchestra Settembre Musicale – direttore Alessandro Maria Carnelli
 
 
La Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra di Mozart appartiene a un genere molto in voga nel ‘700, in cui più strumenti solisti, e non uno solo, dialogano fra loro in sovrapposizione e talvolta in contrapposizione. In questo caso il dialogo è peculiare perché si tratta di due strumenti comunque affini, due strumenti ad arco in cui è soprattutto una sottile ma e evidente differenza timbrica a costituire elemento di continuo confronto. A passaggi virtuosistici si alternano momenti cantabili in cui sembra di assistere a un duetto fra due primedonne sulla scena, un soprano (il violino) e un contralto (la viola). Si tratta di uno dei capolavori di Mozart, scritto nel 1779 da un giovane ormai pienamente maturo e reduce da una serie di esperienze – tra cui i viaggi in Italia – che arricchirono enormemente il suo stile e che qui confluiscono.
 
La Sinfonia n. 2 di Beethoven è anch’essa un capolavoro di un giovane compositore che ha ormai maturato il proprio linguaggio e che sta trovando la propria ‘voce’. Questa sinfonia, scritta tra il 1800 e il 1803, risulta oggi schiacciata dalla presenza della successiva, l’Eroica, ma all’epoca fu la più ampia sinfonia mai scritta e, per Beethoven, un enorme salto in avanti rispetto alla Sinfonia n. 1. Fra i suoi aspetti più evidenti ci sono l’ampia introduzione, piena di contrasti, il carattere intimo e cantabile del movimento lento, con la sonorità di clarinetti e fagotti, l’energia dello Scherzo, che sostituisce il Minuetto settecentesco, e lo humour del Finale. In alcuni momenti si mostra quell’aspetto ‘eroico’ che nell’immaginario collettivo è la sigla di Beethoven e che mancherà molte sue successive composizioni. Qui è particolarmente evidente nella chiusura del primo movimento, con la suspence dei contrasti tra fortissimo e pianissimo e con la magistrale costruzione di un percorso che sbocca trionfalmente sugli accordi conclusivi.

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Alessandro Maria Carnelli ha diretto più volte al Musikverein di Vienna e a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme, Palazzina Liberty, Triennale). Ha dedicato a Verklärte Nacht di Schönberg un libro, ‘Il labirinto e l’intrico dei viottoli’ (definito ‘ammirevole’ da Quirino Principe su Il Sole 24Ore) e un cd inciso con l’Orchestra da Camera di Mantova (‘migliore cd del mese’ su Amadeus: ‘registrazione splendida, inventiva, entusiasmante’). Con l’Orchestra da Camera di Mantova ha tenuto altri concerti e inciso un secondo cd sull’influenza della Sinfonia n.39 di Haydn su Mozart e Vanhal, definito ‘ricco di contrasti, curato fin nei minimi dettagli e suonato con coinvolgimento contagioso’. Ha creato con Cristina Corrieri l’Ensemble Progetto Pierrot che ha presentato in Italia e Germania Pierrot Lunaire di Schönberg – si sono aggiunti poi progetti su Mahler e sul repertorio russo tra ‘800 e ‘900. Ha tenuto incontri per licei, università, circoli culturali. Ha pubblicato le monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Šostakovič e Schönberg edite da Skira – Corriere della sera, la citata monografia su Verklärte Nacht, e ha curato il volume ‘Amata e lontana’ sulla musica di lingua tedesca con contributi di Akexander Lonquich, Roberto Prosseda e altre figure di spicco del mondo musicale.

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Stefano Raccagni, nato nel 1997, studia sotto la guida di Ivan Rabaglia presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara, completando il biennio AFAM con il massimo dei voti, lode e menzione. Dal 2019 frequenta il corso di specializzazione post-laurea all’Accademia di Musica di Pinerolo, studiando con Lukas Hagen, Fabio Biondi e Irvine Arditti. Segue master classes con Patrick Juedt, Geneviève Strosser, Natalia Prishepenko, Piercarlo Sacco, Amiram Ganz, Cristiano Gualco e il Trio di Parma. Dal 2014 al 2018 è membro del quartetto d’archi Dàidalos, con cui studia presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona sotto la guida del Quartetto di Cremona. Il quartetto si esibisce a Helsinki e San Francisco per gli Istituti Italiani di Cultura, Berna per l’European Chamber Music Academy, Firenze per gli Amici della Musica, Bologna per Fondazione Musica Insieme, Milano per la Società del Quartetto, Cremona per il Museo del Violino. Il gruppo ha seguito corsi e lezioni di Alfred Brendel, Hatto Beyerle, Lawrence Dutton, Rainer Schmidt, Sergej Bresler, Simone Bernardini e Danusha Waskiewicz. Dal 2012 è membro dell’Ensemble AltreVoci, dedito al repertorio contemporaneo, con cui suona nella Basilica di S. Vitale per il XXXII Ravenna Festival, al Teatro dell’Arte della Triennale e nella Sala Fontana del Museo del Novecento di Milano, al Teatro Grande di Brescia, al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, nella sala del Ridotto del Teatro Comunale L. Pavarotti di Modena. Nel Settembre 2020 partecipa alla sessione estiva dell’International Ensemble Modern Academy, suonando nella Sala Grande della Casa della Musica di Innsbruck. Dal 2020 collabora con l’Ensemble Sentieri Selvaggi, partecipando a due concerti alla Casa degli Artisti di Milano.

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Lorenzo Lombardo Nato nel 1997, Lorenzo Lombardo ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida di Greta Mullaj. Nell’ottobre 2015 ha conseguito il Diploma di Vecchio Ordinamento in violino con il massimo dei voti presso l’Istituto Superiore di Musica “G. Cantelli” di Novara sotto la guida di Francesca Monego. In seguito, si è dedicato interamente allo studio della viola. Ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile da Camera di Domodossola sotto la guida di A. Pecelli, F. Lama, S. Canino, C. Serazzi. Ha partecipato all’Estate Musicale Frentana 2014 a Lanciano diretto da L. Piovano, ha suonato come solista presso il “Teatro Coccia di Novara” e l’Auditorium “G. Cantelli” del Conservatorio di Novara; ha fatto parte della “FuturOrchestra” di Milano diretta da A. Cadario e con essa ha suonato a Roma diretto da E. Morricone. Nel 2018 ha terminato con successo il Biennio presso l’ISSM Cantelli di Novara sotto la guida di M. Ronchini. Ha frequentato masterclass, prima di violino, poi di viola, tenute da F. Cerrato, S. Quaranta, S. Laob, A. Brind, O. Kipp, A. Serova, P. Judt S. Braconi. M Lelau, H. Beyerle, S. Gramaglia, S Bernardini. Dal 2015 è violista del Quartetto Dàidalos, con il quale ha svolto concerti in prestigiose sale come Museo del Violino e Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Bibiena di Mantova, Palacultura di Messina, Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, Palazzo Rosso di Genova, Festspielhaus di Füssen.

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