CLASSICA 2022

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CLASSICA 2022

Veruno Classica – Domenica 18 settembre 2022 – ore 21:00 Tensostruttura in via Mazzini 50, c/o Campo Sportivo di Gattico, Gattico Veruno (NO)
Orchestra del Settembre Musicale Verunese – direttore Alessandro Maria Carnelli
Polifonica Voghese “A. Gavina” – direttore Michele Viselli 
Programma:
    MAURICE RAVEL :
    – Pavane De La Belle Au Bois Dormant
    – Pavane Pour Une Infante Defunte
   CHARLES GOUNOD
    -Missa ad Honoreum Sanctae Ceciliae
     (per coro, soli e orchestra)
    Il programma 2022 del concerto sinfonico del settembre verunese mostra quest’anno due novità: è dedicato per la prima volta al repertorio francese e presenta una grande opera sinfonica-corale, dopo molti anni di repertorio esclusivamente orchestrale. I pezzi in programma, così diversi, sono accomunati dal gusto tipicamente francese per l’omaggio al passato, rivisitato e riappropriato, in cui lo stile del compositore e tendenze arcaizzanti si mescolano. Il programma si apre riunendo le due Pavane scritte da Maurice Ravel (1875-1937). La brevissima Pavana della Bella addormentata nel bosco, primo pezzo di Ma mère l’Oye, viene eseguita direttamente in successione con la Pavane pour une infante défunte, scritta nel 1899 da Ravel per pianoforte e poi da lui stesso orchestrata. Si tratta di un breve pezzo, in cui Ravel riutilizza una danza rinascimentale, la Pavana, con un titolo nato solo ‘per il piacere di fare un’allitterazione’ come disse lo stesso Ravel. Il celebre tema affdato al corno è accompagnato dai pizzicati, come a ricreare un’esecuzione al liuto in un antico palazzo. La Messe solennelle en l’honneur de Sainte-Cécile, in omaggio a Santa Cecilia, la patrona della musica, fu composta da Charles Gounod (1818-1893) nel 1855. La prima esecuzione avvenne nella bella e grande chiesa di Saint-Eustache a Parigi, il 22 novembre 1855, giorno di Santa Cecilia. La Messa prevede tre solisti (soprano, tenore e basso), coro, orchestra. Camille Saint-Saens commentò dopo la prima esecuzione: “L’apparizione della Messa di Santa Cecilia produsse una specie di shock. Questa semplicità, questa grandezza, questa luce serena…”. Queste parole colgono alcuni aspetti caratteristici della Messa, in cui è evidente il desiderio di Gounod di creare atmosfere arcaiche, solenni, sospese nel tempo, con voluti richiami al mondo musicale del canto gregoriano. In altri punti Gounod si avvicina invece moltissimo ad atmosfere operistiche, creando una specie di teatro immaginario che è caratteristica di molta musica sacra attraverso i secoli. A questo scopo Gounod adattò in alcuni punti il testo latino, aggiungendo parole e frasi. In alcuni punti, infine, è forte il richiamo al mondo della musica per grandi adunanze pubbliche, un mondo musicale tipicamente francese nato con la Rivoluzione e proseguito in epoca napoleonica, a cui si sovrappone anche il modello di Berlioz, autore di enormi opere sinfonico-corali; questo aspetto emerge negli accordi sospesi dei fiati, con inusuali cambi di armonia, con colpi di piatti e grancassa che vengono qui utilizzati anche nel pianissimo, con effetti particolarmente suggestivi.

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    ALESSANDRO MARIA CARNELLI

    ha diretto più volte al Musikverein di Vienna e a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme, Palazzina Liberty, Triennale). Ha dedicato a Verklärte Nacht di Schönberg un libro, ‘Il labirinto e l’intrico dei viottoli’ (definito ‘ammirevole’ da Quirino Principe su Il Sole 24Ore) e un cd inciso con l’Orchestra da Camera di Mantova (‘migliore cd del mese’ su Amadeus: ‘registrazione splendida, inventiva, entusiasmante’). Con l’Orchestra da Camera di Mantova ha tenuto altri concerti e inciso un secondo cd sull’influenza della Sinfonia n.39 di Haydn su Mozart e Vanhal, definito ‘ricco di contrasti, curato fin nei minimi dettagli e suonato con coinvolgimento contagioso’. Ha creato con Cristina Corrieri l’Ensemble Progetto Pierrot che ha presentato in Italia e Germania Pierrot Lunaire di Schönberg – si sono aggiunti poi progetti su Mahler e sul repertorio russo tra ‘800 e ‘900. Ha tenuto incontri per licei, università, circoli culturali. Ha pubblicato le monografie su Musorgskij, Cajkovskij, Šostakovi e Schönberg edite da Skira – Corriere della sera, la citata monografia su Verklärte Nacht, e ha curato il volume ‘Amata e lontana’ sulla musica di lingua tedesca con contributi di Akexander Lonquich, Roberto Prosseda e altre figure di spicco del mondo musicale.

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    SERENA RUBINI – Soprano
    Vercellese di origine, dopo aver intrapreso sin da giovanissima lo studio della chitarra classica e successivamente del pianoforte, prosegue nell’assecondare lo strumento che istintivamente da sempre l’ha accompagnata ovvero la voce. Lo studio del canto inizia in età adolescenziale per concludersi didatticamente attraverso il percorso di studi avvenuto presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara, dove ha conseguito la Laurea in Canto Lirico. Intraprende l’attività concertistica ed operistica dall’anno 2002 sino ad oggi ed essa comprende recital di musica lirica in collaborazione con orchestre, corpi corali e bandistici per poi giungere al debutto delle prime opere di G.B. Pergolesi fno ad ampliare il repertorio che l’ha vista cimentarsi in autori come Rossini, Verdi, Puccini e Mascagni. Unitamente all’opera anche il repertorio Sacro e quello cameristico sono di suo interesse e, oltre a preferire le romanze scritte da uno dei massimi compositori italiani Francesco Paolo Tosti, ha potuto spaziare attraverso musiche di Chopin, Schumann, Schubert, Listz, Saint-Saens e molti altri, fno a divenire protagonista del Dramma Sinfonico “Socrate” scritto dal compositore E. Satie. Dopo aver partecipato a numerosi concorsi e Masterclass tenute da interpreti del calibro di Teresa Berganza, Linda Campanella, Mariella Devìa e Daniela Dessì, affanca al quotidiano studio tecnico della voce una personale ricerca evolutiva atta sì a migliorare la performance dello strumento, ma ancor più a rendere vivida e tangibile la componente emozionale legata all’interpretazione e alla condivisione di essa con il pubblico.

     

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    ANDREA GALLI – Tenore  

    Nato a Codogno il 16 ottobre del 1996, ha studiato canto lirico presso il Conservatorio G.Nicolini di Piacenza, seguito dalla Maestra Adelisa Tabiadon e dal Maestro Corrado Casati. Ha studiato conla Maestra Isako Tanaka di Parma e attualmente si perfeziona con la Maestra Alessandra Rossi. Nel 2018 ha interpretato il ruolo di Normanno nella Lucia di Lammermoor presso la Sala dei Teatini di Piacenza, produzione organizzata dalla Tampa lirica in occasione dell’estate Opera festival 2018. Mentre il 17 novembre 2018 ha debuttato nel ruolo di Lord Arturo sempre nella Lucia di Lammermoor, al Teatro Magnani di Fidenza, con la direzione del Maestro Carla Delfrate. Inoltre ha avuto l’occasione di debuttare nella Messa di Requiem di Donizetti, organizzata dalla Tampa Lirica di Piacenza, con la direzione del Maestro Michele Viselli. Nel 2019 ha interpretato il ruolo di Flavio in Norma presso il Ravenna Festival. Nel 2020 ha interpretato il ruolo del Mancino nell’opera Palla de’ Mozzi di Gino Marinuzzi presso il Teatro lirico di Cagliari. Successivamente ha inaugurato la stagione concertistica 2020 del Teatro lirico di Cagliari cantando la Fantasia in do minore di Ludwig van Beethoven diretto dal M° Donato Renzetti. Nel settembre 2021, ha debuttato nel ruolo di Amedeo nell’opera Napoli Milionaria di Nino Rota presso il Teatro del Giglio di Lucca. Recentemente (febbraio 2022) ha debuttato il ruolo di Don Gasparo nella Favorita di G.Donizetti presso il Teatro Municipale di Piacenza e presso il Teatro Regio di Parma. A maggio 2022 ha debuttato da protagonista il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto di G.Verdi presso il Teatro Sociale Cajelli di Busto Arsizio.

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    JULIUSZ LORANZI – Basso

    Inizia  gli  studi  musicali  all’età  di  dodici  anni. Nel  2007  è  ammesso  al  Conservatorio G. Nicolini  di  Piacenza,  dove  frequenta  i  corsi  di  violoncello  e  di  composizione. È selezionato da Leo Nucci per l’Opera Laboratorio 2014 al Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2015 vince la Borsa di Studio Gianni Poggi. Nell’autunno del 2015 è solista nella Nona Sinfonia di Beethoven a Cremona e Piacenza diretti da Patrizia Bernelich, nel 2016 a Sanremo nel Requiem di Mozart diretto da Giancarlo de Lorenzo. Nel cast del Macbeth di Verdi al Teatro Municipale di Piacenza con Leo Nucci, Anna Pirozzi e Carlo Colombara e la direzione di Ivan Ciampa. Nel 2017 prende parte alle recite per i cinquant’anni di carriera di Leo Nucci nei Teatri di Piacenza e Modena e nella nuova opera commissionata al compositore Marco Betta “Notte per me luminosa” in occasione dei cinquecento anni dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Interpreta il ruolo di Ferrando nel Trovatore e di Timur durante le ultime due edizioni dell “Estate Opera Festival” tenutosi a Piacenza. Solista nella Petite Messe Solennelle di Rossini e nel Requiem di Donizetti. Recentemente ha interpretato il ruolo del Barone nella Traviata al teatro Municipale di Piacenza con la regia di Leo Nucci, sempre a Piacenza ha interpretato il doppio ruolo di Alcade e Chirurgo nella Forza del Destino insieme ad Anna Pirozzi, Luciano Ganci e Kiril Manolov.

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